Presa posizione su Mobilità 2050

Mobilità e territorio 2050 – Piano settoriale dei trasporti, Parte Programmatica Audizione e partecipazione della popolazione ai sensi dell’articolo 19 OPT

AlpTransit deve essere completata con urgenza senza tergiversare

Balerna, 28.12.2020

Gentili signore Egregi signori

l’Associazione ticinese per la tutela degli utenti dei trasporti pubblici (ASTUTI), sezione cantonale di Pro Bahn Svizzera, ha ritenuto di esprimersi nell’ambito della consultazione condotta dai Vostri uffici sui contenuti del documento “Mobilità e territorio 2050 – Piano settoriale dei trasporti” con particolare riferimento al Ticino e alla regione del Sottoceneri (Luganese e Mendrisiotto). Siamo consapevoli che l’inoltro delle osservazioni era stato fissato al 15.12.2020, tuttavia speriamo possiate tener conto di questa nostra presa di posizione.

Il nostro approccio, nel rispetto degli obiettivi di ASTUTI, è dettato soprattutto dall’esigenza di esaminare gli scenari da Voi ipotizzati dal punto di vista dell’interesse di chi utilizzerà il mezzo pubblico e, nel caso specifico, il treno. Qualsiasi ragionamento non può tuttavia fare astrazione da una visione più ampia e non limitata, dunque, al Ticino.

Data questa premessa riteniamo - d’accordo con le richieste del Gran Consiglio ticinese al Consiglio di Stato e le prese di posizione già espresse dal gruppo regionale di “Espace Suisse” e dall’Associazione “Pro Gottardo, Ferrovia d’Europa”, (v. allegati) - che il progetto della NTFA (Nuova trasversale ferroviaria alpina) non può dirsi concluso con l’apertura delle Gallerie di base del Gottardo (GBT) e del Ceneri (CBT). Queste grandi opere, per esplicare tutta la loro efficacia, necessitano di un completamento in tempi accettabili a Sud come a Nord, da frontiera a frontiera e questo per permettere alla Svizzera di essere meglio collegata al suo interno (ciò che vale anche per la trasversale da Ovest a Est) e in modo efficace alla rete ferroviaria europea e ai suoi futuri sviluppi.

Tale discorso deve valere non solo per il traffico delle merci - in modo da finalmente realizzare gli scopi dell’Iniziativa delle Alpi adottata dal popolo nel 1994 e tenendo pure conto del probabile aumento del trasporto delle merci proveniente dai porti liguri e dai collegamenti con le nuove piattaforme intermodali ad est di Milano - ma anche dei passeggeri, rendendo l’offerta della rotaia sempre più concorrenziale rispetto agli spostamenti in auto e, per certi versi, con l’aereo, su scala continentale e non solo nazionale.

Rientra in questo discorso l’urgenza di affrontare con decisione, per quanto riguarda il Ticino, il progetto del completamento di AlpTransit tra Lugano e Chiasso, ma anche quelli legati alla Riviera e alla circonvallazione di Bellinzona. Queste realizzazioni, oltre a consentire una riduzione dei tempi di collegamento dei treni a lunga percorrenza, permetterebbero anche di evitare l’attraversamento di agglomerati densamente abitati da parte dei treni merci in transito e questo a tutto vantaggio della sicurezza, come appare evidente nel caso di Bellinzona e di Lugano.

Per quanto riguarda il traffico regionale e locale, il prolungamento a sud di AlpTransit consentirebbe di allargare l’offerta dei collegamenti regionali sulla linea esistente con treni più frequenti nelle ore di punta e l’inserimento di nuove fermate accompagnate con la messa a disposizione di aree di parcheggio supplementari (Park&Rail) che già oggi sono da considerare insufficienti. Non va a questo proposito ignorato il fatto che il Sottoceneri, l’area più abitata del Cantone è a sua volta inserita nell’agglomerato policentrico transfrontaliero di oltre 1,5 milioni di abitanti. Gli oltre centomila passaggi quotidiani ai valichi di frontiera – tra cui quelli dei lavoratori frontalieri rappresentanti quasi un terzo degli occupati in Ticino - rappresentano un carico ambientale (inquinamento, rumori e sanità) notoriamente fuori norma. È incoraggiante, in merito, il successo che sta ottenendo la nuova linea ferroviaria Mendrisio-Varese la quale, in poco tempo, ha raggiunto una media di 5'000 passeggeri al giorno nella fase pre-Covid.

In questo contesto consideriamo che la valutazione sulle possibili ricadute legate al completamento di AlpTransit a sud di Lugano debba avvenire tenendo conto, come dai vostri criteri, di un piano globale della mobilità, cosa che invece stride con l’attuale progettazione in priorità di una terza corsia autostradale tra Lugano e Mendrisio.

È partendo da questa visione d’ordine nazionale, internazionale e regionale che a nostro parere va considerata limitativa, almeno in questo ambito, la prospettiva espressa dal Vostro studio avente quale criterio base principalmente l’ottimizzazione dell’infrastruttura esistente; questo pur non misconoscendo i problemi del finanziamento di progetti più ambiziosi per i quali deve essere approntato un nuovo pacchetto strategico d’investimenti aggiuntivi rispetto a quelli dei fondi

esistenti.

Con distinta stima

Per ASTUTI
Il Presidente

ing. Fabio Canevascini
via Guisan 20, 6828 Balerna
079 248 50 14
fabio@fabiocanevascini.ch

 

Allegati:
- Presa di posizione di “Espace Suisse” del 19.11.2020
​​​​​​​- Presa di posizione dell’Associazione “Pro Gottardo, Ferrovia d’Europa” del 16.11.2020

Allegato 1

Allegato 1

Allegato 2

Allegato 2